Bitcoin e la tecnologia Blockchain sostengono una quarta rivoluzione industriale.
di Andrew Quentson, 25 Aprile 2016, Bitcoin Magazine
articolo originale: https://bitcoinmagazine.com/articles/bitcoin-and-blockchain-tech-are-fueling-a-fourth-industrial-revolution-1461599321
È in atto una quarta rivoluzione industriale? I progressi nella tecnologia, lo scambio di informazioni, l’analisi dei dati, il cloud computing, i sensori wireless, i contratti intelligenti, le organizzazioni autonome decentrate e la tecnologia blockchain sembra che stiano causando non solo qualche sconquasso, ma una vera rivoluzione, alimentata dall’invenzione di Bitcoin e della tecnologia blockchain.
Secondo un recente rapporto, quasi il 90 per cento degli 800 esperti intervistati dal World Economic Forum (WEF) ritengono che l' “Internet delle Cose” (Internet of Things - IOT) raggiungerà il punto di non ritorno di 1 trilione di dispositivi collegati entro un decennio. Inoltre, il 58 per cento degli esperti ritengono che il 10 per cento del prodotto interno lordo globale sarà memorizzato su tecnologia blockchain entro il 2025.
Dai garage di giovani brillanti ai giganti dell’innovazione come Intel, è in corso una gara per rendere possibile ciò che ora sembra solo futuristico: il traffico che si gestisce da solo, le luci che operano per conto proprio, auto che comunicano tra loro, stazioni di rifornimento che comunicano con i produttori, frigoriferi che ordinano la cena - e questa è solo la punta dell’iceberg.
La prima rivoluzione industriale è stata in seguito all’invenzione della forza vapore nel 1784; la produzione di massa ha scatenato la seconda rivoluzione del 1870; e l’invenzione di sistemi elettronici e informatici nel 1970 ha portato alla terza rivoluzione. La quarta rivoluzione, che mostra segni di essere a buon punto, potrebbe essere identificata come quella dei “sistemi cyber-fisici”.
Ciò che è andato costruendosi lentamente per due decenni ha iniziato ad accelerare il passo a causa dell’invenzione di valute digitali come Bitcoin ed Ethereum. Queste valute e sistemi, a volte definiti denaro programmabile, consentono alle macchine di avere un loro indirizzo bitcoin, il cui funzionamento, grazie alla natura libera di bitcoin, è simile a quello di un conto bancario. Questo, in combinazione con altre tecnologie, fornisce alle macchine un livello di intelligenza tale da permette loro di gestire e allocare fondi in base a regole stabilite.
Un nuovo studio descrive un modello di business per queste macchine, quello attualmente praticato da una manciata di start-up, tra cui Slock.it . Nel descrivere la necessità delle macchine intelligenti di avere accesso ai dati, e le questioni che emergono a causa delle gestioni centralizzate, lo studio suggerisce una soluzione per la creazione di Organizzazioni Autonome Decentrate (DAO). Per finanziare la creazione di DAO, un gettone (token) viene emesso e scambiato liberamente, gettone il cui valore riflette la produttività del DAO. In questo modo la macchina può accedere ai dati pagandoli direttamente in maniera digitale.
Nella sua fondazione, il DAO è semplicemente codice. Ma questo codice comunica col mondo mediante l’invio e la ricezione di informazioni, agisce ed effettua pagamenti, e perfino pensa - sebbene pensi quello che è stato programmato a pensare - analizzando i dati e prendendo decisioni, secondo le regole, in base alla quantità disponibile ad essere investita e alla natura dell’investimento.
Miliardi che entrano
Secondo un rapporto di maggio 2015 di CNN Money, un piccolo numero di ben capitalizzate aziende della Silicon Valley, un anno fa, era seduto su centinaia di miliardi di dollari a causa delle incertezze della recente recessione. Tuttavia, ora che si prospettano nuove opportunità, pare stiano iniziando ad investire di più per posizionarsi in quello che un report di Cisco del 2013 stima essere un mercato da quasi 15 trillioni di dollari.
Fintech, un sottoinsieme dell’Internet degli Oggetti (IoT) e un termine che raggruppa l’innovazione finanziaria supportata dalla tecnologia, settore nel quale blockchain è in prima fila, ha sperimentato oltre il 60 per cento di crescita nel primo trimestre di quest’anno con un investimento globale di 5.3 miliardi di dollari, in aumento.
I giganti addormentati si sono ancora una volta messi in movimento. Intel è silenziosamente andata in Cina e, con un cambio di passo, ha chiesto ai suoi fornitori di concentrarsi su prodotti IoT. HP ha annunciato una nuova partnership per lo studio del “trasporto intelligente”. IBM ha aperto un nuovo centro di ricerca IoT in combinazione con l’Università del South Carolina. Nel frattempo, Microsoft è pronta ad introdurre Azure IoT agli sviluppatori.
Mentre molti componenti sono necessari per costruire questo nuovo futuro, il denaro libero e programmabile è il combustibile che da la forza. Per la prima volta, grazie alle valute digitali, alle macchine è permesso scambiarsi valore, commerciare, negoziare, comprare e vendere. In precedenza, grandi istituzioni centralizzate hanno agito da controllori, richiedendo un’autorizzazione per concedere l’accesso alle proprie infrastrutture, rendendo così difficile, se non impossibile, che le macchine potessero tenere denaro. Bitcoin ha contribuito a cambiare questa situazione.
Uno degli aspetti geniali di Bitcoin è che trasforma il denaro in pura informazione, trasportando il denaro contante nel reame delle macchine, esperte nel gestire, stoccare, manipolare e comunicare le informazioni.
Tuttavia, è come se stessimo posando i cavi di Internet, siamo ancora in fase di costruzione della infrastruttura. Alcuni suggeriscono che le evoluzioni tecnologiche stanno acquisendo una crescita esponenziale che, secondo lo studio del WEF, raggiungerà un punto di svolta entro i prossimi 10 anni, trasformare il mondo e dando vita alla vera rivoluzione delle macchine intelligenti.
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