Bitcoin: gli imprenditori europei guadagnano l'approvazione degli investitori.

Forbes
di Alison Coleman, pubblicato il 3 agosto 2014. 
articolo originale: http://www.forbes.com/sites/alisoncoleman/2014/08/03/europes-bitcoin-entrepreneurs-winning-investor-seal-of-approval/

Il crollo del sito di compravendita di valuta digitale Mt Gox all’inizio di quest’anno può aver gettato forti dubbi sul futuro di bitcoin, ma l’industria ha continuato ad evolversi a ritmo, e gli investimenti in società collegate a bitcoin non sembrano mostrare segni di rallentamento.

Nel secondo trimestre di quest’anno le start-up in ambito bitcoin hanno raccolto investimenti per più di 76,8 milioni di dollari; non molto lontano dagli 85 milioni di dollari ottenuti in tutto il 2013. Mentre l’investimento in bitcoin dei Venture Capital è molto più alto negli Stati Uniti che in Europa - 200 milioni dollari rispetto ai circa 10 milioni di dollari l’anno passato - grazie all’innovazione dei paesi continentali più attivi, cumulativamente, questi oggi rappresentano circa il 25% sul totale del sistema bitcoin.

Un certo numero di aziende bitcoin di successo è già emerso in Europa, tra le quali la KNC di Stoccolma, la finlandese Localbitcoins.com, l’olandese BitFury, e l’inglese blockchain.info.
In Europa vi sono anche regioni dove si concentra lo sviluppo di bitcoin, le più grande sono a Londra ed Amsterdam, ma anche a Berlino, Zurigo e Parigi, dove gli imprenditori Thomas Francie ed Eric Larcheveque hanno aperto il primo centro bitcoin d’Europa, La Maison du Bitcoin.

L’attività imprenditoriale sta prendendo piede anche in altri mercati europei. In Danimarca ha sede il gestore di pagamenti Bips e il Bitcoin Nordic Exchange, mentre l’imprenditorialità Norvegese ha prodotto, tra gli altri, la borsa JustCoin.
Anche la Polonia sta entrando nel campo dei bitcoin con start-up da tenere sott’occhio tra cui Cryptostore e The Bitcoin Jar, e anche tra i membri più recenti dell’UE stanno nascendo start-up bitcoin, tra cui BTCxchange.ro in Romania, la lettone BalticPay per i pagamenti, e Hitbtc in Estonia.

Molti esperti finanziari in Europa ritengono che il contesto normativo continentale sia, per gli imprenditori in bitcoin, per molti versi più facile da gestire rispetto a quello degli Stati Uniti, e ci sono voci di società che si stanno spostando dagli Stati Uniti all’Europa per avvantaggiarsi della cosa.

Ironia della sorte, il problema che devono fronteggiare molti imprenditori europei è una mancanza di chiarezza normativa riguardo bitcoin. Alcuni singoli paesi devono ancora decidere come gestire le valute virtuali all’interno dei propri confini, lasciando gli imprenditori al buio quando si tratta di adeguarsi alle regole durante la fase di avvio. Comunque la Commissione europea ha recentemente annunciato che si opererà per regolamentare bitcoin.

La stessa mancanza di chiarezza legislativa è quella che ha mantenuto le grandi istituzioni finanziarie lontano dalla speculazione su bitcoin, ma ora la marea sta cambiando, avvisa Global Advisors, una società di hedge fund basata nel Jersey che ha recentemente annunciato il primo fondo regolamentato bitcoin.

Il direttore Jean-Marie Mognetti dice: “Due mesi fa, gli investitori di hedge fund tradizionali avrebbero considerato il nostro progetto utopia. Il regolatore e la decisione del governo del Jersey ha cambiato paradigma dandoci l’opportunità di essere i gestori del primo fondo regolamentato.
“Dopo un tale atto di realpolitik dell’isola abbiamo visto le richieste di ‘due diligence’ arrivare da varie parti del mondo, tra cui il Jersey. Non è stata solamente la nostra clientela tradizionale a contattatarci, ma anche gli operatori più conservatori del settore, come le banche private, ci stanno avvicinando a causa delle crescenti richieste provenienti dai loro clienti più facoltosi, consapevoli dei rischi. E' la prima volta che riscontriamo un tale seguito”.

Mognetti è fiducioso di raccogliere circa 200 milioni di dollari di capitale entro un anno.

E aggiunge: “Le istituzioni con le quali stiamo parlando sono tutte istituzioni multi-miliardarie, con l’investimento più piccolo che va dai 5 ai 10 milioni di dollari. Alcune di queste istituzioni sono interessate a un ruolo più attivo, anche ad essere completo sostenitore del progetto, garantendosi la possibilità di dare accesso all’investimento ai loro clienti e costruendosi una posizione strategica nel mercato”.

La maggiore chiarezza riguardo ai regolamenti finanziari a livello nazionale o comunitario può soltanto sostenere l’interesse e la fiducia all’interno della comunità degli investitori, che a sua volta rafforzerà l’ecosistema e guiderà la crescita e l’innovazione nel settore delle start-up, con nuove applicazioni della tecnologia bitcoin attese per i prossimi mesi.

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