Perché sostenere Bitcoin

Forbes
di Julie Meyer, 22 agosto 2014
articolo originale:
http://www.forbes.com/sites/juliemeyer/2014/08/22/why-to-back-a-bitcoin-start-up/

Non so cosa succederà, ma so che accadrà. Un nuovo ordine finanziario sta emergendo, sarà radicalmente più trasparente rispetto al sistema che non ha fondamentalmente rinnovato se stesso dopo la crisi del 2008. Scandali sull’assicurazione del credito, gli intrecci del Libor e via così. L’industria dei servizi finanziari fondamentalmente ha perso di vista il semplice fatto che non è un’industria; è un fornitore di servizi per l’industria. Il suo compito è quello di sostenere gli industriali.

Se guardiamo indietro nella storia, il potere si è spostato dalle gerarchie all’uomo comune con l’aiuto di strumenti di produttività e con l’accesso alla finanza. La fonte del potere e della ricchezza è sempre stata la proprietà. Questa è stata devoluta all’individuo lentamente ma, guardando indietro, più velocemente di quel che sembra. Ancora oggi l’accesso ai mezzi che ci permettono di vivere finanziariamente è difficile nel cosiddetto mondo in via di sviluppo (e così anche per molti nel cosiddetto mondo sviluppato). Ma i ragazzi hanno voglia di fare un balzo e recuperare. Se sei un giovane africano povero, sai che devi cambiare le regole del gioco per vincere. Anche solo per rimanere in vita. Lo status quo non ti darà molto di più.

Il denaro è legato intimamente sia con la nostra identità, e in particolare la nostra identità digitale, ma anche con la sovranità di un paese. E' l’ultimo baluardo del potere. Ma è anche abilitante, e ha sempre seguito le idee e quelli che eseguono queste idee nel corso della storia.

Quello che fa Bitcoin come valuta è consentire ai singoli di trasferire ricchezza tra di loro senza costi e senza certi controlli. Si tratta di un piccolo rafforzamento dei singoli nella battaglia tra governo e individuo. Questa battaglia sarà combattuta lungamente e duramente man mano che un nuovo senso comune emergerà e diventerà chiaro un nuovo ordine finanziario.

Non è passato molto tempo dall’incontro con Marcus Swanepoel, un oratore chiave nella conferenza “Seguire l’imprenditore” (Follow the Entrepreneur Conference) di quest’anno, e Timothy Stranex, che abbiamo iniziato a scavare nello spazio Bitcoin e nello sviluppo di strategie per l’incontro delle banche con le cripto-valute. Ben presto ci siamo resi conto che i mercati emergenti genererebbero enorme trazione e cresceranno più forti. Quando in gioco c’è poco (senza l’industria pensionistica da trilioni di dollari, Wall Street, la City di Londra, ecc), ma ci sono miliardi di persone intelligenti e massicciamente ambiziose alla base della piramide che vogliono un biglietto verso l’alto, l’adozione potrebbe decollare a macchia d’olio.

Credo che le banche non solo vogliano ma debbano mettersi in gioco con Bitcoin e le altre cripto-valute. Gli studenti di innovazione conoscono due cose: l’innovazione vince sempre, è solo una questione di tempo, e l’effetto di stratificazione, abbiamo ancora le ferrovie pur avendo gli aeroplani, e le radio pur avendo la televisione. Bitcoin non sostituisce tutto, ma arricchisce il mondo - forse è rivoluzionario nella sua proposizione fondamentale, ma è evolutivo nel suo decollo sui mercati.

Se andiamo avanti veloce di cinque anni, non vi è alcun dubbio nella mia mente che le banche giocheranno un ruolo chiave nell’ecosistema Bitcoin, nonostante le recenti opinioni dei regolatori europei. E i Davide digitali, gli imprenditori aiuteranno le banche a ridiventare intermediari nelle loro industrie, re-immaginate come ecosistemi, essendo massicciamente digitalmente sconvolti.